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Veglia "in Resurrectione Domini" alla Christiana Fraternitas

"Io sono la notte della salvezza perché da circa duemila anni e per l’eternità ricorderò a chiunque che con Gesù Cristo nulla è perduto per sempre, ma c’è sempre una nuova possibilità, una nuova occasione, una nuova strada!". Alcune delle parole dell'omelia l'Abate dom Tonino per la Celebrazione Capitolare Ecumenica della Parola per la veglia pasquale


Anche alla Christiana Fraternitas, presso Abbey House, si è tenuta la Celebrazione Capitolare Ecumenica della Parola in Resurrectione Domini con tutte le liturgie tradizionali dell'occasione.


Qui sotto il testo integrale dell'omelia del nostro

Reverendissimo Padre Abate dom Antonio Perrella

in occasione della Celebrazione Capitolare Ecumenica della Parola

della veglia In Resurrectione Domini 2021


Il dialogo con la notte delle notti


Carissimi fratelli e sorelle,

finalmente è risuonato l’alleluja, l’inno della vita e della gioia, l’inno dei redenti e dei risorti! In questa notte ci è svelato il dono e ci è dato accesso al mistero della vita vera, della vita nuova!

In questa notte santissima sentiamo, nonostante tutto, una forza nuova che ci pervade e ci riempie, che ci spinge e ci rialza, che ci muove e ci trasforma!

Cosa accade in questa notte? Quale nuova grazia ci viene benignamente elargita questa notte dal Signore? Perché questa notte è diversa da tutte le altri notti (rito della pasqua ebraica)?

Interroghiamola questa notte; ed ascoltiamo cosa lei ci dice di se stessa…


- O notte, parlami! Rispondi al mio cuore stupito, alla mia mente assetata, alla mia vita arsa dal desiderio di vedere, di comprendere, di conoscere!

- Dimmi, viandante e pellegrino, perché ti fermi, perché arresti il mio corso e mi poni domande?

- Perché tu sei tenebra ed oscurità, eppure oggi tu vieni chiamata e cantata “notte beata, notte gloriosa, notte inondata da un così grande splendore”. Per questo mi accosto a te, che scura fai paura, eppure oggi sembri così affascinante e seducente. O notte, regno delle tenebre e della morte, perché oggi sei così bella e foriera di una gioia incomprensibile?

- Perché io stavolta vengo sconfitta: le mie tenebre che tutto avvolgevano sono state diradate, la luce risplende, la gloria trionfa! Un uomo, immerso nelle tenebre del sepolcro, ha spezzato la pietra del quel sepolcro e, vivo, esce e chiama alla vita!

- Ma di chi parli o notte? Di quel giusto ucciso e sconfitto? Colui che chiamavano Messia e nazareno?

- Sì, proprio Lui!


- E tu che c’entri con Lui o notte? Perché Lui vive e cantano te?

- Perché io oggi, grazie a Lui, rinasco! Sono nuova e chiara! Sono beata perché la creazione tutta è pervasa da una gioia senza sosta. L’ape madre volentieri cede la sua cera e la luce – cacciata dal peccato e dal rifiuto – torna ad inondare e riscaldare il mondo! Pace è fatta tra l’Uomo, che è nuovo, e la creazione, perché essa viene accolta come madre feconda, scenario di vita e non di sfruttamento, abitazione amata, da custodire e servire. Finalmente anche la terra è libera dalla sua schiavitù e l’uomo, che accoglie la Risurrezione, non la violenta e non la calpesta, ma vive in armonia con lei, la riconosce come sua madre e nelle altre creature vede i suoi fratelli e sorelle nella creazione.


- E ora, dimmi: perché ti chiamano gloriosa, o nera signora, che mai risplendi?

- Non mai! Oggi sì! Oggi anch’io mi sono rivestita della Luce più brillante che tu abbia mai visto, perché l’Uomo rinato alla vita mostra a tutti che la vita è dono, servizio; Egli, vittorioso, mostra che regna e trionfa non chi schiaccia ma chi risolleva, non chi umilia ma prende per mano, non chi deruba ma chi condivide, non chi domina ma chi serve. La guerra tra gli uomini oggi rimane senza voce, l’odio è sconfitto dalla misericordia, l’astio e la violenza sono annientati dal perdono. Nel chiarore di cui risplendo oggi l’Uomo nuovo rivela a tutti che solo l’amore – anche quando appare sconfitto – in realtà vince perché rinnova la storia e la capovolge! Oggi l’Uomo nuovo grida al mondo che la Sua salvezza si è compiuta perché Lui si è fatto servo di tutti senza servirsi di alcuno.


- Signora scura come è possibile che tu, tempo della menzogna e del sotterfugio, oggi sei chiamata notte di grazia?

- Sì, anch’io divento tempo di gioia perché l’Uomo nuovo, colui che ha dato tutto per amore degli uomini, ha rivelato ai credenti in Lui che nella loro unità egli continua a vivere! Il suo Corpo si è dilatato, nel tempo e nello spazio, attraverso l’umanità di quanti portano il Suo nome. Ed essi ora possono essere uno in Lui: le differenze divengono ricchezze; le separazioni non hanno più motivo di esistere. Il Suo corpo ed il Suo sangue, dati per tutti, riuniscono tutti in uno!


- E tu sei felice ora, o notte?

- Sono radiosa e splendente, colma di ogni gioia e di ogni grazia perché io sono la prova che tutto può cambiare! Ex tenebris oritur lux: dalle tenebre nasce la luce! Ecco, guarda me e comprendi che tutto può essere rinnovato, se accogli l’Umanità dell’Uomo nuovo, Colui che con la grazia ha sconfitto la pena, con l’amore ha travolto l’odio, con l’offerta di Se stesso ha disattivato l’egoismo, con la Sua vita ha dato senso alla morte e con la Sua morte ha ridato la vita a tutto ed a tutti.

Sono gloriosa, perché io ricorderò sempre al mondo che la pace è possibile e che l’armonia con Dio, con se stessi, con il creato e con gli altri è una strada percorribile!

Io sono la notte della salvezza perché da circa duemila anni e per l’eternità ricorderò a chiunque che con Gesù Cristo nulla è perduto per sempre, ma c’è sempre una nuova possibilità, una nuova occasione, una nuova strada!


- Ed allora, o notte, posso cantarti anch’io?

- Se vuoi, sì; ma soprattutto canta con me Colui che ha reso possibile il prodigio che sono io. Cantalo con la tua vita, scommettendo su te stesso e sulla tua parte migliore, cantalo scegliendo l’armonia, cantalo vivendo in pienezza le relazioni, cantalo amando la natura, accogliendo gli altri, cantalo facendoti anche tu servo del fratello.

Canta Lui e canta la tua vita nuova; così io non tornerò ad essere notte tenebrosa ma resterò per sempre la notte gloriosa, beata e splendente della umanità nuova!

dom Tonino +



Qui sotto il video della preghiera.



PAX

UT UNUM SINT

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