La Comunità Monastica Ecumenica Christiana Fraternitas, dal 18 al 24 dicembre 2021, alle ore 7:30 sarà in diretta dalla Pagina Facebook per il Settenario in preparazione alla commemorazione del Natale di nostro Signore Gesù Cristo.
Prenotanda
Cos'è il settenario?
Il Settenario non è altro che la Celebrazione delle Lodi del mattino (preghiera dei salmi) con l'aggiunta dell'invitatorio "Regem venturum Dominum" e dell'inno "En Clara vox" presi dalla consuetudine del Tempo liturgico.
La scelta di "sette giorni" (da cui settenario) è determinata dalle Antifone dette "O" (o Antifone Maggiori). Si tratta di sette antifone, che scandiscono l'attesa del Messia, ritmando quella settimana con la invocazione del Salvatore con sette titolo cristologia tratti dall'Antico Testamento: O Sapientia, Adonai, Radix Jesse, Clavis David, Oriens, Rex Gentium, Emmanuel. La Chiesa fa risuonare sulle proprie labbra sette invocazioni con cui il popolo di Israele preannunciava la venuta del Messia. È interessante notare che le iniziali delle Antifone, lette al contrario, cioè dall'ultima alla prima producono un acronimo: ero cras - verrò domani. fino alla Viglia di Natale la Chiesa invoca la vendita del Signore: marana-tha; ed Egli risponde: ero cras-verrò domani.
Una parola sulla preghiera dei Salmi.
Ogni giorno dell'anno la nostra Comunità è in preghiera. Prega con i salmi più volte nella giornata: all'alba, al mattino, a mezzogiorno, alle tre del pomeriggio al tramonto e alla sera. Siamo uomini e donne che, nel solco della pervetusta consuetudine monastica, svolgono questo servizio (uffico divino) per la Chiesa Universale e per il mondo intero.
In ambito ecumenico, pregare usando le parole dei salmi non è comunemente accettato, nonostante i Salmi siano Parola di Dio in quanto sono parte della Sacra Scrittura, la Bibbia. Alcuni fratelli in Cristo preferiscono non usare i Salmi come forma di preghiera perché in alcuni di essi non sembra essere presente una "giusta" visione di Dio o perché si potrebbero riscontrare espressioni che mostrano stati d'animo molto lontani da chi poi effettivamente li prega.
L'Ufficio Divino dei monaci e delle monache invece prende senso proprio in questa apparente dissonanza. La preghiera corale dei monaci non è solo l'espressione di quanto il monaco o la Comunità, di suo, porta a Dio bensì questi sono davanti a Dio come a rappresentare l'umanità tutta, che talvolta non lo comprende, l'intende male, lo fraintende. La cura spirituale del monaco è proprio questa: portare a Dio non solo la lode, gli inni di ringraziamento o canti di esultanza, ma anche le contraddizioni che l'umanità si porta dentro. In questo senso la Comunità non prega solo per qualcuno ma per e con tutti, nessuno escluso. Una Comunità monastica sta davanti a Dio per l'umanità e davanti all'umanità come prossimità di Dio all'uomo e alla donna di oggi in ogni stato spirituale si trovi. Il monaco prega per gli uomini, ma prega anche al posto degli uomini, o meglio accanto a loro. Egli è come il "sacramento" o più comunemente il "segno" dell'umanità orante.
Una parola sul gregoriano e quindi dell'uso del latino
Il canto gregoriano e l'uso del latino fanno parte del patrimonio monastico. Oggi è superata l'identificazione di queste due forme culturali (linguistica e musicale) con la sola Chiesa Romana, tant'è che vi sono molte comunità monastiche non cattolico-romane che usano questa antica forma di preghiera. Se un tempo esse si identificano con una sola tradizione ecclesiale, oggi sono serenamente riconosciute come patrimonio comune del monachesimo cristiano, indipendentemente dalla Chiesa di riferimento. Il recupero delle forme antiche, anche nella preghiera e nel culto, oggi è pacificamente valutato come un'importante operazione culturale. Non si tratta di ridurre la preghiera ad un bene artistico, ma neppure si può correre il rischio che, per problemi passati e ormai superati, si disperda un patrimonio spirituale così prezioso.
Sussidi
Il sussidio liturgico del "Breviario".
Qui sotto puoi scaricare il pdf del Breviario e delle antifone gregoriane per poter pregare con partecipazione attiva e in sintonia da casa.
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