"Che cos'è questa terra senza lo Spirito di Dio?". La ricorrente domanda nell'omelia dell'Abate dom Tonino per la Celebrazione Capitolare Ecumenica della Parola per la Pentecoste.
Anche alla Christiana Fraternitas, presso la Cappella di Abbey House, si è celebrata la veglia di Pentecoste. La lode della Comunità per i doni dello Spirito si è tenuta in due momenti: la Celebrazione della Parola con la Commemorazione della Cena del Signore e la benedizione per l'olio e l'unzione per tutti i presenti.
Riportiamo qui sotto il testo integrale dell'omelia
del Rev. mo Abate dom Antonio Perrella
in occasione della veglia di Pentecoste
Testi di riferimento Gen 11, 1-9; Es 19, 3-8a, 16-20b; Ez 37, 1-14;
Gl 3, 1-5; Sal 103: Rm 8, 22-27; Gv 7, 37-39
Cos’è questa terra senza lo Spirito di Dio?
Questa terra, senza lo Spirito di Dio, ospita popoli che si ergono uno sopra l’atro e, inevitabilmente, uno contro l’altro. Inebriati di potere e supremazia, coloro che erano amici diventano nemici, ed i fratelli, avversari. Si combatte per i confini; per estenderli o difenderli, importa poco: sempre guerra è! Si combatte per territori: per 100 Km quadrati di terra si distrugge senza indugio tutta la vita, l’arte e la bellezza che vi abitavano sopra. Il fragore delle armi sovrasta e zittisce l’urlo disperato degli innocenti ed il pianto dei bambini e degli inermi.
Allo scorre del sangue, l’uomo-predatore eccita la sua rabbia e continua ad azzannare, fino a quando non sarà rimasto più nulla…
Si producono, si vendono e si comprano le armi – le più sofisticate, seminatrici di morte e distruzione – a prezzo della fame di oltre un terzo della popolazione mondiale. Risorse economiche, risparmiate in un solo giorno di pace, basterebbero a coprire la fame di un intero paese del cosiddetto Terzo Mondo.
Ma, la guerra si deve fare, altrimenti come ripagare i fabbricanti di armi, che hanno copiosamente finanziato miliardarie campagne elettorali per il seggio presidenziale? La guerra si deve fare, altrimenti come ripagare i fabbricanti di armi che hanno profumatamente pagato la corruzione per la scalata al potere supremo, ed i generali che hanno soffocato nel sangue le voci dei dissidenti? La guerra si deve fare …
E, quando sarà finita, chi canterà vittoria? Canterà vittoria solo la morte e la distruzione, tanto dalla parte dei vinti, quanto – a pensarci bene – dalla parte dei vincitori.
Questa è la terra senza lo Spirito di Dio.
Cos’è questa terra senza lo Spirito di Dio?
Questa terra, senza lo Spirito di Dio è un luogo di lingue disperse e confuse, di idiomi e dialetti, che non sanno più dialogare e comunicare tra loro.
Lingue confuse, come quelle che propinano disprezzo e rifiuto, odio e violenza; lingue confuse, come quelle degli spot pubblicitari, che incitano all’acquisto di articoli prodotti con lo sfruttamento lavorativo dei minori; lingue disperse e confuse, come quelle di chi insegna a vivere solo secondo il proprio capriccio e tornaconto, come se l’umanità non avesse un senso da cercare nel vero e nel bene; lingue confuse, come quelle del giornalismo ideologizzato, che uccide per poco chi sta dall’altra parte, e assolve di molto di chi sta dalla propria; o come quelle di chi va in cerca del gossip a tutti i costi e – per qualche copia in più, venduta al voyerismo pervertito – non si preoccupa di devastare la vita e la dignità altrui; lingue disperse e confuse, come quelle che pretendono di ispirarsi a verità rivelate, ma non ricusano -anzi, godono – di incitare all’odio, al giudizio, alla condanna, all’esclusione delle persone; lingue disperse, come quelle della politica e del potere, così avvezzi a promettere ad ogni tornata elettorale, quanto poi a dimenticare ogni sillaba pronunciata, una volta raggiunta la poltrona, per tornare a perseguire poi solo i propri scopi ed i propri fini…
Ecco la terra di nome Babele ancora presente nei nostri tempi, quando essa non è abitata dallo Spirito di Dio!
Cos’è questa terra senza lo Spirito di Dio?
Questa terra, senza lo Spirito di Dio è un monte, che pretende di essere sacro, ma che si rende accessibile solo a pochi.
Un monte inaccessibile come i livelli più alti delle istruzioni, garantiti solo a chi può pagare; un monte, dinanzi al quale ci si deve fermare, come certe professioni alle quali non accedi – nonostante la tua preparazione – se non discendi da una famiglia di eletti; un monte irraggiungibile, come la vera libertà, che non ti è riconosciuta da chi pretende di essere l’unico ad avere il diritto di parlare con Dio ed a nome di Dio; un monte al quale è proibito accostarsi, come la giustizia, se non puoi permetterti di pagare – al di là di ogni buon senso – valenti avvocati; un monte inaccessibile come il diritto, che non puoi rivendicare, se osi sfidare il potente di turno, che quel diritto ha calpestato; Il monte invalicabile di chi, pur dotato di intelligenza e capacità, non può sperare di migliorare la propria condizione, se non ha i mezzi economici o non si svende ai potenti di turno.
Ecco la terra del Sinai inaccessibile di oggi, quando l’uomo sfratta da questa terra lo Spirito di Dio!
Cos’è questa terra senza lo Spirito di Dio?
Questa terra, senza lo Spirito di Dio è una pianura che, anziché brulicare di vita, emana il fetore di un campo di morte!
Così è in quei luoghi di lavoro, ai quali le donne possono accedere solo a prezzo di sopportare attenzioni indesiderate; così esalano il fetore della morte quei luoghi – che dovrebbero invece profumare di lodi e di incenso – dove i bambini hanno visto violata la loro innocenza; così è in quei luoghi di lavoro nei quali la produzione ed il guadagno di pochi sono più importanti della sicurezza dei lavoratori e della custodia dell’ambiente.
Come miasmi di morte che emanano le organizzazioni criminali, che schiacciano intere popolazioni nel silenzio spaventato ed omertoso; miasmi fetidi, che sono coperti dagli ettolitri di profumi raffinati dei colletti bianchi, che possono anche travestirsi da top manager, ma restano becchini, sicari e venditori di morte.
Pianura senza vita, come i luoghi di cura, quando l’ammalato è ridotto ad un numero, la patologia ad un protocollo, il paziente ad una fonte di guadagno.
Ecco la terra delle pianure di oggi, colme di ossa, che Ezechiele aveva già visto nella sua visione sulle quali invoca lo Spirito di Dio.
Cos’è la terra, senza lo Spirito di Dio?
Questa terra, senza lo Spirito di Dio è un paese senza profeti come Israele al tempo di Gioele.
Perché senza profeti rimane quel paese che costringe le sue migliori intelligenze ad emigrare, per vedere riconosciuto il loro merito; senza profeti rimane quella Chiesa che, spaventata dalla novità dello Spirito e incapace di cambiare se stessa, spegne i carismi ed umilia le persone; senza profeti rimane quella società in cui sognare diviene un lusso e sperare una follia; senza profeti rimane quella comunità umana in cui le grandi idee, le epocali narrazioni, gli aneliti ideologici vengono zittiti e soffocati da chi non vuole che si tocchi l’ordine precostituito.
Senza voci profetiche rimane quel paese, in cui i vati della giustizia e della legalità vengono fatti saltare in aria, da tonnellate di tritolo, senza che nessuno spieghi veramente e, fino in fondo, come sia potuto accadere che qualcuno abbia avuto la possibilità di acquistare e piazzare quell’inaudita quantità di esplosivo senza che nessuno se ne accorgesse e desse un pre-allarme.
Senza alcuna voce rimane quella terra nella quale, per zittire le domande impertinenti ed insistenti dei bambini, gli si mette in mano un tablet perché siano anestetizzati in un mondo parallelo e virtuale, purché non diano fastidio agli adulti;
senza parole sensate è quella terra in cui si è così diseducati a riflettere, a cercare il senso vero, profondo ed ultimo delle cose, che si pretende di esprimere una verità in un solo minuto o in 140 caratteri. E senza parole sensate rimane quella terra in cui un profeta viene messo a tacere perché osa fare domande scomode, perché elemosina il tempo e l’intelligenza della gente, affinché torni a riflettere, torni pensare. Passati gli otto minuti, quel profeta dovrà tacere, altrimenti lo etichetteranno come prolisso e noioso. E poco importa se aveva posto le domande più serie, più profonde, più urgenti per una vita sensata… dovrà tacere, perché quella terra non vuole essere scomodata dalla propria opulenta assuefazione, dalla propria obesa comodità e non vuole più inoltrarsi nei sentieri del pensiero e della riflessione, perché non vuole scoprirsi povera e vuota... Dovrà tacere quel profeta scomodo, perché in quella terra senza più parole sensate la percezione è più importante della realtà, e lui non dovrà intaccare la percezione che, in fondo, quella terra sia abitata da “persone intelligenti”!
Eppure, nonostante tutto questo, noi questa terra – spesso così desolata e desolante – continuiamo ad abitarla, ad amarla, a servirla. Ed è da questa terra che, con un sussulto nuovo di vita, noi gridiamo:
Manda il tuo Spirito, Signore, e rinnova la faccia della terra!
Manda il tuo Spirito di Sapienza, o Signore, ad abitare di nuovo la terra, perché in essa ognuno comprenda che la vita è il bene assoluto, da tutelare al di sopra di ogni altro bene possibile, perché essa vale più del possesso, del potere, dei territori, delle posizioni sociali, dei costi da sopportare per essa.
Manda il tuo Spirito di Consiglio, o Signore, perché dia sostanza e senso alle nostre parole, così che esse affermino che la dignità della persona e il suo bene sono il limite invalicabile per chiunque: singoli, comunità, chiese, stati. Ispiraci di nuovo parole di pace e di convivenza, di accoglienza e di fraternità universale, parole capaci di ispirare sogni e progetti, per i quali valga la pena di giocarsi tutta la vita.
Manda il tuo Spirito di Fortezza, o Signore, perché abbiamo la forza e la costanza di ricostruire ciò che abbiamo distrutto, di ritrovare ciò che abbiamo perduto. Donaci la voglia e la fermezza di ripercorrere insieme i sentieri del senso e fa’ che la lunghezza del cammino non ci spaventi e non ci paralizzi; perché è meglio vivere dieci giorni sensati, che una vita intera senza senso.
Manda il tuo Spirito di Scienza, o Signore, rendi vivace l’intelligenza etica e scientifica di tutta l’umanità, perché non abbia timore di esplorare vie nuove, capaci di ridare piena dignità al nascere, al vivere e al morire, capaci di rigenerare l’ambiente con forme energetiche sostenibili, capaci di creare nuovi stili di vita che ristabiliscano l’armonia tra l’uomo ed il cosmo.
Manda il tuo Spirito di Pietà, o Signore, che dà significato e gioia ai legami umani. Tolga dal nostro cuore la paura dell’amore e delle molteplici forme e linguaggi con cui esso si manifesta e si dona. Non permettere che il non comprendere diventi giudizio dell’amore altrui, ma trasformalo in stupore, estasi contemplativa e riconoscimento.
Manda lo Spirito del tuo Santo Timore, o Signore, perché risvegli le coscienze di chi ha in mano il potere e le sorti dell’umanità, perché sappia che di ogni lacrima e goccia di sangue dovrà dare conto alla storia e a te.
Manda il tuo Spirito di Intelletto, o Signore, e mostraci il meraviglioso mistero che tu hai nascosto in tutto: nel cosmo e nelle persone, nella storia, nell’arte, nei sentimenti, nella libertà, nella responsabilità. Mostraci di nuovo questo tesoro, perché lo amiamo e lo serviamo ancora, e solo così anche noi diventeremo fonti zampillanti di acqua fresca e vita nuova per tutti.
Manda ancora e di nuovo il tuo Spirito sulla faccia di questa terra, o Signore, perché se la abiti tu, allora vogliamo abitarla anche noi coscientemente, degnamente, liberamente, responsabilmente insieme a te, nostro Compagno di strada. Amen.
dom Toniono +
Qui sotto il video integrale della veglia di Pentecoste
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