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L'Abate Antonio per il DDL Zan la dichiarazione inoltrata al Presidente della Repubblica Italiana

Dopo la decisione della Segreteria di Stato Vaticano di fare ingerenza presso il Governo Italiano per chiedere di modificare il disegno di legge Zan, l'Abate decide di pubblicare una sua dichiarazione.



La pec inviata al Capo dello Stato e al Presidente del Consiglio dei Ministri


Al Signor Presidente della Repubblica

Prof. Sergio Mattarella

Palazzo del Quirinale


p. c. Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri

dott. Mario Draghi

Palazzo Chigi



Signor Capo dello Stato,

mentre Le rivolgiamo il nostro ossequio, grato per l'alto servizio che Ella presta al Paese, nell'esercizio della Suprema Magistratura e come Garante dell'Unità Nazionale, ci permettiamo rimettere alla Sua cortese e paziente attenzione una Dichiarazione (in allegato) del nostro Abate Primate, a seguito della decisione della Segreteria di Stato Vaticana di consegnare una Nota verbale per chiedere la modifica del DDL Zan.


Come Cristiani, sebbene non tutti cattolici, ma unitamente ai nostri fratelli cattolici, anche noi riteniamo di volerLe far conoscere il nostro pensiero.


Confidiamo in Lei e nell'alto senso che Ella ha delle Istituzioni Repubblicane, come pure della grande libertà e competenza del Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, perché la nostra amata Italia sia e resti quella Nazione creata dal sacrificio di quanti hanno combattuto e versato il proprio sangue per la libertà, per tutte le libertà.


Le rinnoviamo i sensi del nostro deferente ossequio,

Sr. Maria Grazia Bianco, Segretario Generale

della Christiana Fraternitas




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