Un nuovo abito per i monaci e le monache della Famiglia Monastica Ecumenica. Perché?
Mi vesto… di nuovo…
Tutto è partito da una necessità pratica: usare un colore pratico, che non si sporcasse ad ogni passo… poi è iniziata una riflessione. Un abito deve parlare di chi lo indossa, deve raccontare chi siamo. È vero che "l’abito non fa il monaco", tant’è che non lo usiamo sempre. Lo usiamo nella vita comunitaria e nelle azioni comunitarie, perché ci aiuta a comprenderci tutti uguali, appiana le differenze esterne tra noi, ci aiuta a comprenderci tutti sulla stessa strada: discepoli e discepole di Gesù per come e quanto possiamo.
Dovendo scegliere un nuovo colore, la scelta è venuta da sé. Se non potevamo più usare l’abito bianco (che richiamava la veste del battesimo, che ci rende tutti uguali dinanzi al Padre), l’altro colore che ci contraddistingue è il verde. Come abbiamo detto nel nostro sito, il verde indica stabilità (la stabilitas loci della tradizione benedettina), ma indica anche neutralità (perché per noi ogni persona vale per se stessa) ed è il colore della vita e della rinascita (perché Dio dona la sua vita divina a tutti e tutte). Il verde è il colore del giardino dell’Eden, dove è nata la vita, e del giardino giovanneo della risurrezione, dove è rinata la vita ed è sgorgata la grazia gratuita della salvezza per tutti.
Il verde, poi, oggi è un richiamo alla comune responsabilità della custodia del creato, imperativo categorico ed urgente, come ci ha efficacemente ricordato il nostro Abate nel ciclo di omelie per il Triduo Pasquale 2021. Siamo una comunità greenfriendly. La custodia del creato, dell’habitat è impellente ed è la scuola migliore dove apprendere l’arte del rispetto, dell’accoglienza incondizionata della vita di ciascuna creatura. Il rispetto del creato non è l’insieme di azioni da fare o evitare. Oggi si tratta di rieducarci, ripensare noi stessi ed i nostri stili di vita in chiave ecologica: si tratta di operare una rivoluzione culturale e pedagogica. Indossare l’abito verde significa ridire a noi stessi e a tutti che dobbiamo realizzare questa mission in ogni momento.
Il verde è comunemente visto come il colore della speranza, quella solida, seria, che nasce dalla salvezza donataci e dallo stile di vita che da essa scaturisce: uno stile di vita intessuto di accoglienza, rispetto e custodia di tutto e tutti, di qualunque cosa e di ciascuno
L'abito non fa il monaco ma i nostri monaci fanno gli abiti. Gli abiti monastici come i paramenti per le celebrazioni liturgiche sono lavori del nostro monastero. Il nostro lavoro sartoriale è offerto sia alle comunità religiose sia alle comunità cristiane sorelle.
Già che ci siamo... lo sapevi che la nostra Famiglia Monastica ha i suoi "ministri di culto". Per questi è previsto che, quando non possono indossare l'abito monastico, indossano il clergyman di colore verde.
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