Vocazioni
In primo luogo bisogna accertarsi se il novizio cerca veramente Dio, se ama l'Ufficio divino, l'obbedienza e
persino le inevitabili contrarietà della vita comune.
Gli si prospetti tutta la durezza e l'asperità
del cammino che conduce a Dio.
Se darà sicure prove di voler perseverare nella sua stabilità,
dopo due mesi gli si legga per intero questa Regola
e gli si dica: "Ecco la legge sotto la quale vuoi militare; se ti senti di poterla osservare, entra; altrimenti, va' pure via liberamente".
(Benedetto da Norcia - Regola, Cap LVIII)
Si! Dio chiama ancora oggi! E le vocazioni alla sua sequela sono molteplici, uniche, specifiche e irripetibili. In quella chiamata, in quella vocazione risiede la felicità e la libertà che ci è stata donata e a cui tutti aspiriamo consapevolmente o inconsapevolmente.
Senti anche tu l'anelito dell'animo che cerca insistentemente Dio?
Senti anche tu la necessità di trovare la via di te stesso/a in Dio?
Senti anche tu di essere chiamato/a a vivere nella semplicità la sequela Christi, nella vita quotidiana insieme ad altre compagne e compagni di viaggio?
Non temere! Non resistere alla tua felicità e la tua libertà che risiedono nella specifica chiamata che Dio ti ha riservato! Unisciti a noi in questa avventura!
Iter vocazionale per il discernimento e l'ingresso
nella Famiglia Monastica Ecumenica
Christiana Fraternitas
Per fare ingresso nella vita monastica della Christiana Fraternitas non si può prescindere da un primo "requisito": bisogna sentire una specifica vocazione ovvero quella di un monachesimo vissuto in forma contemporanea ed inclusiva. Occorre che ci si metta in cammino con serietà, rigore, libertà e dedizione proprio come ci hanno testimoniato santi Benedetto e Scolastica. Per questo motivo è necessario prendersi del tempo e condividere con il Maestro dei Novizi ciò che si prova e che si intende cercare come via per la propria felicità.
Appurato che veramente si voglia mettersi al "banco di prova" per entrare nella nostra Famiglia ci sono dei periodi stabiliti dalla Regola che servono al candidato e alla Comunità per verificare insieme ed eventualmente confermare la vocazione monastica in questa famiglia attraverso la formazione e la condivisione della vita (preghiera, lavoro, studio, condivisione). Questi tempi sono quelli che si vivono in ogni esperienza religiosa: postulandato (6-12 mesi - tempo orientamento), noviziato (12-24 mesi - tempo di formazione), professioni semplici (con la quale si entra già in Capitolo) e poi perpetua.
La professione monastica consiste nell'emissione pubblica di tre voti: stabilitas (stabilità nel luogo ma sopratutto nelle relazioni tra i monaci e le monache accogliendosi reciprocamente come fratelli e sorelle); conversio morum (conversione dei costumi ovvero scegliere liberamente la vita celibataria e vivere il cenobio oppure per chi vive una relazione affettiva è invitato a viverla positivamente condividendo la vita comunitaria il più possivbile con il nulla osta del partner. In oltre, la conversio morum riguarda il proprio rapporto con i beni e il denaro ed è un invito a sentirsi ed essere liberi e non lasciarsi possedere dai beni anche attraverso l'esercizio della corresponsabilità e ls condivisione); obedientia (l'obbedienza all'Abate).
I requisiti formali sono:
1. Una richiesta di ingresso in postulandato, indirizzata all'Abate, nella quale si racconta la storia della propria vita. Nella medesima lettera si dovrà dichiarare a quale Confessione cristiana si appartiene oppure se ci si avvicina per la prima volta al cristianesimo, raccontare l'esperienze umane ed affettive (eventualmente se si è congiunti e si è formalizzata l'unione civilmente e/o religiosamente), di formazione, professionali e religiose, se ci sono state (appartenenze a ordini, congregazioni, se si è stati in seminario o ricevuto ministeri e/o ordinazioni). Lo scritto dovrà essere redatto in piena libertà e sincerità avendo in mente che nulla sarà giudicato o condiviso con terzi ma servirà come base per conoscere e accogliere in armonia al profilo esistenziale del propria persona.
2. allegare alla lettera: a. certificato di battesimo;
b. Se possibile, lettera di accompagnamento/presentazione del direttore spirituale;
c. Se, al momento della richiesta, svolge un ministero pastorale/ordinato sarà necessario il nulla osta dell'ordinario (NB non sono riconosciuti da questa Comunità "status ecclesiastici" fuori da quelli delle Chiese storicamente consolidate. In questo caso non è preclusa l'accoglienza ma semplicemente non occorre "nulla osta") ;
d. Titoli di studio;
e. Cucciculum vitae e contratto di lavoro (se occupato).
3. Durante l'iter sarà necessario ed utile effettuare test psicoattitudinali.
L'ingresso nella Famiglia Monastica Ecumenica Christiana Fraternitas non è alternativo all'appartenenza confessionale. Una comunità religiosa, come succede ad esempio l'Ordine Francescano per la Chiesa di Roma, non è un'alternativa al cammino di fede ordinario ma uno specifico carisma e spiritualità che vengono vissuti -per specifica vocazione- in maniera complementare e non sostitutiva.
Emettere la professione religiosa nella Christiana Fraternitas, così come in ogni altro monastero, non coincide e non è presupposto per accedere in quelli che, in alcune tradizioni, sono chiamati ministeri ordinati. La vita monastica, la consacrazione religiosa, è un cammino completo di per sé. È bene però precisare che una volta compiuta la professione monastica, la monaca o il monaco - in caso si sentisse chiamato a svolgere tale servizio - può chiedere all'Abate di poter accedere all'iter formativo teologico per essere nominato/a "ministro di culto" della Christiana Fraternitas. Questa nomina abilità alla moderazione delle preghiere e celebrazioni proprie, alla predicazione e all'amministrazione dei sacramentali necessari alla vita monastica secondo il libro proprio delle preghiere e delle liturgie.
L'Accoglienza in monastero è per tutte le persone, uomini e donne al di la dell'orientamento sessuale, sincere, leali, con tanta buona volontà che vogliono far parte della nostra famiglia monastica ecumenica e per essa dare la vita nella convinzione che sia la strada del Vangelo di Gesù varcata da Santi Benedetto e Scolastica.
In via ordinaria non possono essere accolte persone sopra i 55 anni di età fatta eccezione per specifici casi, valutati di volta in volta dall'Abate e dal suo Consiglio.
Oltre alla vita monastica ordinaria il carisma della Christiana Fraternitas prevede anche la possibilità della professione monastica eremitica come anche degli oblati. La prima segue un iter simile a quello su descritto, la seconda dopo un periodo di noviziato si è ammessi come oblati.